Fontanelli d’acqua: per chi segue uno stile di vita sostenibile e desidera bere un’acqua buona e sicura, nel cuore della Toscana andare al fontanello di alta qualità è diventata ormai un’abitudine consolidata. Una rete capillare, che è nata agli inizi degli anni Duemila e anno dopo anno è cresciuta, garantendo vantaggi economici per le famiglie e benefici per l’ambiente. Ecco le cose da sapere su queste “casette” dell’acqua, dalla loro diffusione sul territorio fino ai nuovi modelli tecnologici.
Dove sono i fontanelli dell’acqua a Firenze, Prato e Pistoia: la mappa
L’acqua del fontanello è di alta qualità: pura e delicata. Queste “casette” sono in grado di erogare un’acqua più gradevole dal punto di vista del sapore e dell’odore, poiché priva del cloro che invece è presente in quella del rubinetto. Allo stesso tempo però la sicurezza di ciò che beviamo è ugualmente garantita da particolari processi di trattamento, controlli costanti e dalla regolare manutenzione (qui spieghiamo come funzionano i fontanelli).
Ad oggi tra le province di Firenze, Prato e Pistoia sono stati installati complessivamente 105 fontanelli, distribuiti su 37 comuni dei 46 Comuni gestiti da Publiacqua. Sul sito ufficiale di Publiacqua è possibile consultare la mappa di tutti quelli attualmente attivi sul territorio.
Ciò che preleviamo al fontanello, in ogni caso, non è uguale dappertutto, perché mantiene le caratteri-stiche specifiche che ha l’acqua nella zona in cui è installato l’impianto. Sempre grazie alla mappa online, cliccando sulla singola casetta, è possibile così scoprire l’etichetta di qualità, con le caratteristiche dell’acqua erogata (ad esempio residuo fisso, durezza ecc) e la concentrazione di ioni disciolti (calcio, magnesio, sodio e potassio).
L’antenato delle moderne “casette”
Ma chi si ricorda qual è stato il primo? Dopo l’installazione di una struttura sperimentale proprio all’interno dell’impianto di potabilizzazione dell’Anconella, a Firenze sud, il primo fontanello di alta qualità a disposizione dei cittadini fu collocato alla periferia del capoluogo toscano, nel quartiere delle Piagge, durante il 2004. In seguito, sempre in città, ne furono installati anche nel Parco di Villa Vogel (Quartiere 4) e in via dell’Agnolo, nel centro storico.
Nel 2008, il fontanello posto nel Parco dell’Anconella fu a suo modo rivoluzionario: era il primo che poteva erogare acqua gassata. Oggi il doppio pulsante per l’acqua liscia o frizzante è ormai presente nella stragrande maggioranza delle strutture.
Fontanelli d’autore
Nell’estate 2012 due fontanelli Publiacqua furono firmati dalla mano sapiente del maestro Sergio Staino. Il primo ad essere inaugurato fu, il 1 giugno, il fontanello del Parco di San Donato il secondo, il 6 luglio, quello di via del Mezzetta. Due fontanelli fiorentini contraddistinti da due coloratissime farfalle disegnate da Sergio Staino e realizzate in resina di ultima generazione nel laboratorio artigiano di Riccardo Marzi. Due opere che rappresentano ancora un unicum nel loro genere in quanto con essi, per la prima volta, il famoso disegnatore applicava il suo estro ad un impianto di pubblica utilità.
Fontanelli d’acqua hi-tech
Il biennio che ha segnato un vero e proprio boom nell’installazione dei fontanelli è stato il 2011 -2012. Nel corso del tempo questi apparati hanno attraversato una significativa innovazione dal punto di vista tecnologico. Diversi anche i modelli che via via sono stati realizzati: da quelli più semplici, non molto diversi da una semplice fontanella, a quelli in muratura, fino alle strutture di ultima generazione dotate anche di schermo led su cui scorrono informazioni utili per i cittadini.
Oggi sono tre i modelli prevalenti: una scelta di omogeneizzazione che deriva non solo da una motivazione estetica, ma anche dal fatto che una conformazione standard garantisce una maggiore efficienza nel funzionamento e semplifica gli interventi di manutenzione e riparazione dei guasti.